2 giugno, Festa della Repubblica. La «Filastrocca della Repubblica» di Mimmo Mòllica è dedicata alla Festa della Repubblica Italiana che si rinnova il 2 giugno. Mòllica spiega così ai più piccoli perché si festeggia e cosa è la Repubblica. Un modo giocoso ma efficace di spiegare ai bambini l’Italia d’oggi e quella di prima, quando c’era la Monarchia, con un re e una regina, ma non era come nelle favole.
«Filastrocca della Repubblica»
La Repubblica cos'è,
forse è un regno senza re?
È qualcosa che è di tutti,
gente, uccelli, pesci e frutti?
È uno Stato, una Regione,
una piazza, una Nazione?
È la casa dello Stato
e di tutti i cittadini,
del diritto conquistato,
da Palermo agli Appennini.
È la casa dei bambini,
degli alunni e le maestre,
delle scuole e delle orchestre,
Polizia e Carabinieri,
dei postini e dei tranvieri,
dei diritti e dei doveri.
Ed in più dentro ci sta
scuola, legge e libertà.
È Repubblica in città,
in campagna ed in paese,
e perfino negli stadi,
parchi giochi e pure chiese.
Dentro c'è la nostra storia,
c’è tutto il nostro passato,
c'è dolore, gioia e gloria,
invenzioni, elettorato,
patrimonio dello Stato,
territorio e anche cultura,
tradizioni e architettura.
Festeggiamo fratellanza,
libertà, pace e speranza,
la speranza di una pace
duratura, forte e audace.
Ma una cosa resta intesa:
che la pace va difesa.
Mimmo Mòllica ©
La Festa della Repubblica Italiana
Il 2 giugno è la Festa della Repubblica Italiana, una ricorrenza importante per il nostro Paese perché dalle elezioni del 2 Giugno 1946 l’Italia divenne una Nazione Repubblicana. Il Capo del Governo fu eletto dal popolo e l’Italia ebbe pure un Presidente della Repubblica.
Prima d’allora c’era la Monarchia, con un re e una regina. Ma non era come nelle favole, in quanto la guerra, a quei tempi, devastava le città e le case, mieteva vittime e la pace era il più grande desiderio della gente.
Nel 1946 la guerra era appena finita e tutta la gente amante della pace voleva uno Stato democratico, in cui il popolo potesse avere i propri rappresentanti democraticamente eletti e non un re autoritario, incline alle guerre.
Così si andò a votare: re o Repubblica? E gli italiani scelsero la Repubblica.
Da quel giorno (2 giugno 1946), ogni anno si festeggia il ‘nuovo Paese’: più libero, democratico e senza guerre.
Il primo Capo del Governo, Alcide De Gasperi, insieme a Enrico De Nicola, primo Presidente, per governare la Repubblica italiana costituirono un gruppo di persone sagge e importanti, con il compito di redigere la Costituzione, la legge fondamentale dello Stato, ma pure la carta di identità della nostra Italia.
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2 giugno 2021
Credit: Immagine Pixabay
8 giugno 2021
1 giugno 2021
Filastrocca della Costituzione per la Festa della Repubblica italiana
La «Filastrocca della lieta favella» di Mimmo Mòllica celebra la Costituzione italiana nel Giorno della Festa della Repubblica. "Diffondere il messaggio della Costituzione è anche esercizio di un dovere civico, per usare il linguaggio della nostra Carta Costituzionale”, come scrive Michele Ainis in un articolo sul «linguaggio leggero», cui è ispirata la filastrocca.
«Filastrocca della lieta favella»
La lieta novella
è una lieta favella,
la prima qualità d’ogni scrittore,
d’ogni poeta, d’ogni narratore.
«Filastrocca della lieta favella»
La lieta novella
è una lieta favella,
la prima qualità d’ogni scrittore,
d’ogni poeta, d’ogni narratore.
La «Filastrocca dei vecchi» di Mimmo Mòllica
La «Filastrocca dei vecchi» di Mimmo Mòllica gioca col tempo che ci sovrasta, un "gioco giocato splendidamente dai bambini". Ma il tempo passa uguale per tutti o è solo una dimensione dell'anima? La vecchiaia è come il buon vino? È il tempo che passa che ci fa vecchi? Il tempo è universale?
"L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia", diceva il grande Totò.
La «Filastrocca dei vecchi»
Non si diventa vecchi
se gli anni son parecchi,
c'è tanta giovinezza
in un bacio e una carezza
di un caro nipotino,
e come del buon vino
migliora il suo sapore,
gli anni lo fan migliore.
"L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia", diceva il grande Totò.
La «Filastrocca dei vecchi»
Non si diventa vecchi
se gli anni son parecchi,
c'è tanta giovinezza
in un bacio e una carezza
di un caro nipotino,
e come del buon vino
migliora il suo sapore,
gli anni lo fan migliore.
31 maggio 2021
«Filastrocca della rondine» di Mimmo Mòllica
“Vivere nel fango”, vuol dire bassezza? No, se pensiamo agli uccelli, alle rondinelle che col fango, la paglia e l’acqua costruiscono i loro nidi, nei quali nasceranno e cresceranno i loro piccolini. Ci sono delle anime che si rotolano nel fango, come animali, mentre altre anime che volano, come gli uccelli, nell'aria si purificano e si puliscono.
«Filastrocca della rondine»
Una rondine non fa primavera
e però fino a ieri non c’era,
sarà forse per sbaglio volata
all’inizio di questa giornata,
ma da dove sarà mai arrivata?
«Filastrocche plastic free», perché i ‘bicchieri di carta’ sono fatti di plastica
«FILASTROCCHE PLASTIC FREE» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i bicchieri di carta sono fatti di plastica
08/01/2020 - «Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i bicchieri di carta sono fatti di plastica. I rifiuti marini costituiscono un grave problema in costante aumento.
FILASTROCCA DI UN BICCHIERE DI PLASTICA
Di plastica un bicchiere,
fatto apposta per bere,
fu lasciato cascare
sulla riva del mare.
08/01/2020 - «Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i bicchieri di carta sono fatti di plastica. I rifiuti marini costituiscono un grave problema in costante aumento.
Di plastica un bicchiere,
fatto apposta per bere,
fu lasciato cascare
sulla riva del mare.
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«Nelle reti di tre pescatori», filastrocca plastic free
Nelle reti di tre pescatori,
che del mare sono i lavoratori,
non ci sono più acciughe e sardine,
ma bottiglie, bicchieri e lattine.
non ci sono più acciughe e sardine,
ma bottiglie, bicchieri e lattine.
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25 gennaio 2020
Mare che unisci il mondo e lo allontani
(08/02/2020) - Immigrazione (ed emigrazione), dramma di ieri, tragedia d'oggi. Ieri come oggi l'immigrazione (come l'emigrazione) è fenomeno drammatico e complesso, e riguarda particolarmente il Sud del mondo. "Io credo ancora che l’America sia l’ultima e migliore speranza sulla terra", affermava Barack Obama. Per oltre 15 milioni di immigrati Ellis Island, un isolotto di fronte a Manhattan, fu la prima tappa di quell’interminabile viaggio della speranza. Poco prima del 1900 Ellis Island divenne centro di smistamento per gli immigrati. Qua avvenivano i primi controlli per l’enorme flusso di disperati: attraccati a New York, i passeggeri di prima e seconda classe (i più ricchi) venivano controllati direttamente sulla nave e poi condotti a terra da ufficiali e agenti dell’immigrazione.
I passeggeri di terza classe (i più poveri) venivano condotti a Ellis Island e là ispezionati: affamati, stremati, disperati e sporchi, non conoscendo l’inglese e senza documenti, venivano interrogati uno ad uno.
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24 gennaio 2020
22 gennaio 2020
«Il Sultano del Brunei»: se ti chiedono chi sei?
Un grande errore: credersi più di quel che si èe stimarsi da meno di quel che si vale.Johann Wolfgang Goethe
Se ti chiedono «chi sei?»
non dirai d’essere, certo,
il sultano del Brunei.
Dirai: «Sono quel che sono,
sono un tipo sognatore,
qualche volta spensierato,
altre volte corrucciato,
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21 gennaio 2020
Testamento di un professore
Un
vecchio, rinomato professore,
giunto
alle soglie della dipartita,
dà uno
sguardo accorato alla sua vita
perché si
renda conto di ogni errore;
e con la
mano stanca e l’occhio spento
si prepara
a dettare il testamento.
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20 gennaio 2020
"Frank Drummer" di Edgar Lee Masters
Frank Drummer Fuori di una cella in questo spazio oscurato -
la fine a venticinque anni!
La mia lingua non riusciva a pronunciare ciò che si agitava dentro di me
e il villaggio mi prese per matto.
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