7 ottobre 2018

«CASTELLI DI SABBIA»: FILASTROCCA CON PALETTA E SECCHIELLO PER FARE UN CASTELLO

08/10/2018 - «Castelli di sabbia» di Mimmo Mòllica. Filastrocca con paletta e secchiello per fare un castello. Come scrivere in versi per il gusto di andare spesso a capo. Guardare i bambini giocare con la sabbia, impegnati in fantasiose costruzioni: scavare buche profonde, disegnare e scrivere sulla sabbia bagnata, costruire castelli.

Ieri come oggi giocare con la sabbia, in spiaggia, accomuna i bambini ma coinvolge pure gli adulti. La spiaggia, la sabbia bagnata, un secchiello e una paletta, per affondare le mani e la fantasia dove la realtà non arriva.
 Sporcarsi le mani, modellare la sabbia umida con le mani, darle forme inventate è un’opera nuova ogni volta, costruire castelli incantati: che bella invenzione.

Giocare con la sabbia di una spiaggia rende protagonisti, è principio di libertà, occasione di infinito, di libera creatività, opportunità di libero gioco. Libera l’immaginazione, stimola la fantasia, la creatività e la concentrazione, esercita i cinque sensi, sviluppa le abilità di manipolazione e la destrezza, allena il corpo e la mente, favorisce le abilità grafiche, concentra e rilassa.

Giocar tutti là insieme era bello
e le mani sembravan farfalle
che donavano al mondo un castello
in un prato di primule gialle:
di tutta la spiaggia il più bello,
con una paletta e un secchiello.
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«CASTELLI DI SABBIA» 
di Mimmo Mòllica
Filastrocca con paletta e secchiello per fare un castello 
Amazon Media EU S.à r.l. 
Formato Kindle 
Lingua: Italiano 
ASIN: B07J1L796C 
EUR 3,00

LE FATE, QUALCUNO LE MANDI A CHIAMARE. CON «LE FATE DEL BENE» MIMMO MÒLLICA RACCOGLIE L’APPELLO DI GIANNI RODARI

«Le Fate del Bene» di Mimmo Mòllica. Incontrare una fata non è difficile, difficile è riconoscerla… Ma dove saranno andate? Non se ne sente più parlare…. Gianni Rodari ha lanciato il suo appello: "Erano disoccupate! Qualcuno le mandasse a chiamare”. Così Mimmo Mòllica, autore di molte filastrocche, ha raccolto l’appello del ‘grande maestro dell’ infanzia”

29/09/2018 – Gianni Rodari immagina che le fate siano scappate, “si nascondono in fondo al mare, oppure sono in viaggio per la luna, in cerca di fortuna. Erano disoccupate! Qualcuno le mandasse a chiamare”.
Così Mimmo Mòllica, autore di molte filastrocche, canzoni e testi per la radio e la tv, ha raccolto l’appello del ‘grande maestro dell’ infanzia”, Gianni Rodari, scrivendo e pubblicando «Le Fate del bene», filastrocca, per imparare ad incontrare le fate e riconoscerle. "I bambini vedono le fate meglio di noi perché i nostri occhi sono pieni di cose che non vogliamo vedere".

 Nella filastrocca «Le Fate del bene», Mimmo Mòllica si chiede “chi sono le fate? Che sono le fate? Fanno parte della natura? È la natura stessa che le crea? Sono aria, spirito, forma? Traggono origine dagli elementi naturali (aria, acqua, fuoco e terra)? Sembra proprio così…
Le fate rappresentano la forza della natura, e proprio per questo sanno nascondersi, mimetizzarsi, fuggire e trasformarsi. Sono molte le leggende sul mondo delle fate, ma bisogna essere davvero puri di cuore per credere in loro e con esse dialogare. Le fate compaiono e scompaiono misteriosamente senza lasciare traccia, senza svelare i loro segreti, né gli inestimabili tesori custoditi e nascosti. C’è un’Isola-che-non-c'è per ogni bambino, e sono tutte differenti. Se incontrate una dolce fanciulla o un’esile vecchietta, non esitate ad essere gentili offrendo loro il vostro aiuto: dietro quelle sembianze potrebbero celarsi due fate. Il gesto gentile così verrebbe ricompensato con un dono fatato…

Copiose son le fate, è proverbiale,
fate d’ogni elemento naturale:
fate dell’acqua, terra, aria e fuoco,
son dieci, cento, mille pressappoco.
Fata dei boschi, fata dei poeti,
fata dei laghi, fata dei pianeti,
fata dei draghi, fata del Natale,
fata dei fiumi, dell’universo astrale.

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«Le Fate del Bene»
di Mimmo Mòllica
Filastrocche una alla volta
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
ASIN: B07DTG3GY8

«BUONGIORNO GIORNO», FILASTROCCA PER 24 ORE NUOVE DI ZECCA

05/10/2018 - «Buongiorno giorno» di Mimmo Mòllica, filastrocche una alla volta. Come scrivere in versi per il semplice gusto di andare spesso a capo. Sento il bisogno di dormire 8 ore al giorno. A parte la notte. Svegliandomi questa mattina, sorrido. Ventiquattro ore nuove di zecca sono davanti a me. Il tempo, complice, regola beffardo l'orologio alla solita maniera. Tra non molto qualcuno dirà che è tardi, altri diranno che è presto. La sera con movenze rapaci solleva un artiglio dal trespolo e lento lo riabbassa, per farti spazientire, per dispetto. E quando ti sembra che stia per poggiare la zampa, lenta la risolleva. E più ti aspetti che almeno ora sollevi l’altro artiglio più lei risolleva lo stesso di prima. E con identica misurata flemma lo abbassa tanto lentamente da sembrare che lo sollevi ancora. 

FILASTROCCHE UNA ALLA VOLTA 

 «Filastrocche una alla volta». Così Mimmo Mòllica ha pensato di presentare le sue filastrocche in una collana di ebook: una alla volta, o quasi. Ognuno degli ebook di questa collana porta il titolo della filastrocca che intende presentare, assieme a poche frasi e qualche aforisma sull’argomento trattato: "Ho voluto aggiungere qualche altra filastrocca per legittima vanità, ma pure come omaggio ai lettori". Le filastrocche siamo noi. Nelle filastrocche ci siamo noi, la famiglia, le situazioni familiari e sociali, i personaggi e le immagini della fantasia, delle fiabe e delle leggende.
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Buongiorno giorno 
Filastrocche una alla volta
di Mimmo Mòllica
Formato Kindle
Venduto da Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
ASIN: B07DHN2L45

«FIORI DI PESCO», FILASTROCCA CHE CUSTODISCO DENTRO L’HARD-DISCO

05/10/2018 - «Fiori di pesco» e altre brevi cose di Mimmo Mòllica, filastrocche per vivere per sempre felici e contenti, ma fino a un certo punto. "Pesco, perché col pesce io mangio e cresco… / Ma se non mangio non esaudisco / il desiderio quasi pazzesco, che custodisco come l’hard-disco / di quel computer che preferisco... 

Le filastrocche prima si insegnano ai bambini e meglio riusciranno a memorizzarle: educano al ritmo, abituano a scandire le parole e i concetti, danno un'idea compiuta della musicalità e del comporre in rima. Imprimono nella mente dei più piccoli le storie, i messaggi e i sentimenti che le filastrocche raccontano; nei grandi la... grandezza.

«Perciò io mangio il pesce fresco che a volte pesco… / Ma se non pesco mi arrugginisco, / non mi capisco e non gioisco… / Quando non pesco non concepisco / neanche l’Unesco, non la capisco…». 

«Filastrocche una alla volta». Così Mimmo Mòllica ha pensato di presentare le sue filastrocche in una collana di ebook: una alla volta, o quasi. Ognuno degli ebook di questa collana porta il titolo della filastrocca che intende presentare, assieme a poche frasi e qualche aforisma sull'argomento trattato. Le filastrocche siamo noi, ci siamo noi, la famiglia, le situazioni familiari e sociali, i personaggi e le immagini della fantasia, delle fiabe e delle leggende. 
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FIORI DI PESCO
(Filastrocche una alla volta)
di Mimmo Mòllica
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
ASIN: B07BTS5WG8
 
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