12 febbraio 2019

L’UOMO FOSSILE: OMAGGIO A PIERRE TISSERAND, CANTAUTORE DEL VENTESIMO SECOLO

12/02/2019 - «L’uomo fossile» è un omaggio di Mimmo Mòllica a Pierre Tisserand, cantautore del ventesimo secolo, discreto e bene educato. «L'uomo fossile», canzone qua tradotta da Mòllica, è il momento più alto del pubblico riconoscimento di Pierre Tisserand. 
Composto nel 1966, «L'homme fossile» rimane uno dei brani più famosi di Pierre Tisserand. La canzone descrive la scoperta dei resti fossili di un uomo che gli studiosi prendono molto seriamente in considerazione come antenato del genere umano e ne studiano a fondo ogni particolare.

6 febbraio 2019

«MAMMA, NON MAMMA», DUE STORIE DI INFANZIA NEGATA DI MIMMO MÒLLICA

«Mamma, non mamma» di Mimmo Mòllica, due storie di bimbi con lacrime dolci da seccare, una donna acerba e un giovane dolore. Marco è un bimbo di soli 8 anni abbandonato dalla madre che non lo vuole più: «Se ne devono occupare i nonni paterni, noi qui non lo vogliamo». Manuel a 10 anni è già unclochard, dorme sotto i portici, mangia sotto i portici e al mattino trascina la sua giornata avanti e indietro per la città, come racconta su La Stampa il giornalista Lodovico Poletto.  

06/02/2019 - «Mamma, non mamma», con questo titolo Mimmo Mòllica ha messo in versi e rima due filastrocche di bimbi "con lacrime dolci da seccare, una donna acerba e un giovane dolore" (C. Baglioni). Marco è un bimbo di soli 8 anni abbandonato per strada dalla madre. Camminava da solo al buio, ai bordi di una strada di campagna, rischiando di essere travolto da qualche automobile di passaggio.

SAN MARTINO, FILASTROCCA O STORNELLO CON CAVALLO E MANTELLO

FILASTROCCA DI  SAN MARTINO (Filastrocca o stornello, con cavallo e mantello) di [Mòllica, Mimmo]08/02/2019 - «Filastrocca di San Martino» di Mimmo Mòllica, filastrocca o stornello con cavallo e mantello. 11 novembre: festa di San Martino. In questo giorno, ogni anno, si festeggia il nome di Martino con le sue virtù, le sue gesta leggendarie, le belle giornate di sole e il vino novello. 
La fama di San Martino è particolarmente legata all'episodio del mantello. Secondo il racconto popolare Martino, incontrando un povero mendicante, miseramente vestito, sofferente a causa del freddo intenso e della pioggia, non esitò a fargli dono di metà del suo mantello di lana, dividendolo con la sua stessa spada. Subito il cielo si illuminò e il sole apparve in cielo, riscaldando gli uomini e la terra, la temperatura divenne mite e fu “l’Estate di San Martino”. 

5 febbraio 2019

MAMMA MAMMINA, filastrocche e canzoni strappalacrime, ma geniali e a lieto fine

MAMMA MAMMINA (filastrocche e canzoni strappalacrime, ma geniali  e a lieto fine) di [Mòllica, Mimmo]07/02/2019 - Italia, Paese del bel canto. La canzone italiana nasce nel primo Novecento e acquista la sua identità matura negli anni ‘20 e ‘30, assumendo i caratteri tipici della canzone all’italiana nell’espressione melodico-sentimentale, nei toni commoventi, struggenti. «Mamma mammina» è un brano scritto nel 1919 da Arturo Trusiano, poeta napoletano, autore di molti versi, divenuti in seguito magnifiche canzoni e divertenti ‘macchiette’ d'avanspettacolo, interpretate da famosi attori e rinomate compagnie teatrali. Nel 1964 il gruppo di cabaret de «I Gufi» ripropose il brano «Mamma mammina» con il titolo "Il neonato", storia di un trovatello abbandonato dalla madre a Parigi, con alcune modifiche nel testo. Sennonché i versi della canzone non sembrarono convenienti alla Rai.
 
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