8 giugno 2021

«Filastrocca della Repubblica» di Mimmo Mòllica

2 giugno, Festa della Repubblica. La «Filastrocca della Repubblica» di Mimmo Mòllica è dedicata alla Festa della Repubblica Italiana che si rinnova il 2 giugno. Mòllica spiega così ai più piccoli perché si festeggia e cosa è la Repubblica. Un modo giocoso ma efficace di spiegare ai bambini l’Italia d’oggi e quella di prima, quando c’era la Monarchia, con un re e una regina, ma non era come nelle favole.

«Filastrocca della Repubblica»

La Repubblica cos'è,
forse è un regno senza re?
È qualcosa che è di tutti,
gente, uccelli, pesci e frutti?
È uno Stato, una Regione,
una piazza, una Nazione?

È la casa dello Stato
e di tutti i cittadini,
del diritto conquistato,
da Palermo agli Appennini.

È la casa dei bambini,
degli alunni e le maestre,
delle scuole e delle orchestre,
Polizia e Carabinieri,
dei postini e dei tranvieri,
dei diritti e dei doveri.
Ed in più dentro ci sta
scuola, legge e libertà.

È Repubblica in città,
in campagna ed in paese,
e perfino negli stadi,
parchi giochi e pure chiese.

Dentro c'è la nostra storia,
c’è tutto il nostro passato,
c'è dolore, gioia e gloria,
invenzioni, elettorato,
patrimonio dello Stato,
territorio e anche cultura,
tradizioni e architettura.

Festeggiamo fratellanza,
libertà, pace e speranza,
la speranza di una pace
duratura, forte e audace.
Ma una cosa resta intesa:
che la pace va difesa.

Mimmo Mòllica ©

La Festa della Repubblica Italiana

Il 2 giugno è la Festa della Repubblica Italiana, una ricorrenza importante per il nostro Paese perché dalle elezioni del 2 Giugno 1946 l’Italia divenne una Nazione Repubblicana. Il Capo del Governo fu eletto dal popolo e l’Italia ebbe pure un Presidente della Repubblica.
Prima d’allora c’era la Monarchia, con un re e una regina. Ma non era come nelle favole, in quanto la guerra, a quei tempi, devastava le città e le case, mieteva vittime e la pace era il più grande desiderio della gente.
Nel 1946 la guerra era appena finita e tutta la gente amante della pace voleva uno Stato democratico, in cui il popolo potesse avere i propri rappresentanti democraticamente eletti e non un re autoritario, incline alle guerre.
Così si andò a votare: re o Repubblica? E gli italiani scelsero la Repubblica.
Da quel giorno (2 giugno 1946), ogni anno si festeggia il ‘nuovo Paese’: più libero, democratico e senza guerre.
Il primo Capo del Governo, Alcide De Gasperi, insieme a Enrico De Nicola, primo Presidente, per governare la Repubblica italiana costituirono un gruppo di persone sagge e importanti, con il compito di redigere la Costituzione, la legge fondamentale dello Stato, ma pure la carta di identità della nostra Italia.
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2 giugno 2021
Credit: Immagine Pixabay



1 giugno 2021

Filastrocca della Costituzione per la Festa della Repubblica italiana

La «Filastrocca della lieta favella» di Mimmo Mòllica celebra la Costituzione italiana nel Giorno della Festa della Repubblica. "Diffondere il messaggio della Costituzione è anche esercizio di un dovere civico, per usare il linguaggio della nostra Carta Costituzionale”, come scrive Michele Ainis in un articolo sul «linguaggio leggero», cui è ispirata la filastrocca.


«Filastrocca della lieta favella»

La lieta novella
è una lieta favella,
la prima qualità d’ogni scrittore,
d’ogni poeta, d’ogni narratore.

La «Filastrocca dei vecchi» di Mimmo Mòllica

La «Filastrocca dei vecchi» di Mimmo Mòllica gioca col tempo che ci sovrasta, un "gioco giocato splendidamente dai bambini". Ma il tempo passa uguale per tutti o è solo una dimensione dell'anima? La vecchiaia è come il buon vino? È il tempo che passa che ci fa vecchi? Il tempo è universale?
"L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia", diceva il grande Totò.

La «Filastrocca dei vecchi»

Non si diventa vecchi
se gli anni son parecchi,
c'è tanta giovinezza
in un bacio e una carezza
di un caro nipotino,
e come del buon vino
migliora il suo sapore,
gli anni lo fan migliore.
 
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